sabato 30 novembre 2013

Il gasometro





Un gasometro (o gazometro) è una struttura ideata nel XIX secolo con lo scopo di immagazzinare il gas di città (o gas illuminante), cioè una miscela gassosa che include tra gli altri i seguenti gas: metano, monossido di carbonio, propano, butano, acetilene. L'ingegnere scozzese William Murdoch, che per primo ottenne il syngas, coniò nel 1800 anche il nome della struttura destinata a contenerlo.
Attualmente i gasometri sono sempre meno usati e rappresentano più dei monumenti di archeologia industriale che delle vere e proprie infrastrutture. In passato infatti i gasometri venivano utilizzati per accumulare il gas di città, che veniva prodotto prima per gassificazione del carbone e successivamente tramite cracking del petrolio. Tale gas veniva utilizzato sia per usi domestici, sia per l'illuminazione pubblica delle città. Con la diffusione del gas metano però l'utilizzo del "gas di città" è via via scomparso e così anche i gasometri hanno perso il loro ruolo. Queste strutture venivano utilizzate anche in ambito industriale in molti impianti tra cui le acciaierie (ad esempio quello delle ex acciaierie di Cornigliano, ormai abbattuto, e quello dell'acciaieria di Taranto).
Il gasometro ha funzione di contenitore a pressione costante, non è quindi in grado di ospitare grandi quantità di gas, nonostante le dimensioni spesso ragguardevoli, non si presta quindi ad un uso come serbatoio per lo stoccaggio a lungo termine di gas, bensì alla funzione di regolazione a breve termine tra produzione e consumo e immagazzinamento di gas, permettendo di rispondere ai picchi di richiesta, di sopperire ad uno stop di produzione o a una produzione di tipo ciclico.
A partire dal 1910 la Società Anglo-Romana inizia gli interventi per la realizzazione della nuova Officina Gas San Paolo nel quadro complessivo del posizionamento nella zona Ostiense di impianti di servizi di pubblica utilità voluta dal nuovo PRG della città di Roma, voluto dall’allora Sindaco Ernesto Nathan. Nel gennaio del 1926 nasce la Società Romana gas composta dapprima da tre gazometri da 60.000 mc , nei primi anni trenta, sia per l’aumento della domanda di energia, sia per sancire l' “Asse” Roma e Berlino, viene costruito il quarto gazometro per uno stoccaggio di circa 220.000 mc di gas ed un suo gemello di pari dimensioni a Berlino. 
Il 13  febbraio 1936 il Consiglio di Amministrazione della “Romana gas” prevede l’entrata in funzione del gazometro nell’estate del 1937. 
La “relazione sull’esercizio dell’azienda del gas” per l’anno 1936 denuncia un sostanziale ritardo nella consegna dei materiali Ansaldo ma sottolinea come, dal momento della presa in carico delle lamiere e dei profilati, il lavoro proceda con grande rapidità tanto da far ritenere un anticipo nei tempi di consegna. Il gazometro è ormai già ben visibile. La sua stazza è  in qualche modo impressionante. “la sua mole ha suscitato molto interesse e numerose sono state le critiche e le discussioni che si sono accese. Sono state numerose le visite di Autorità e tecnici: per esempio il 29 novembre il Sindacato ingegneri di Roma è venuto a visitare l’officina interessandosi in modo particolare – direi esclusivo – al nuovo gazometro”. 
L’eccesso di attenzione, poco gradito dalla Romana gas, sulla struttura determina, alla fine dei lavori, qualche ulteriore ritardo. “Dato che le discussioni sul gazometro non si sono ancora quietate, è stata rimandata l’ordinazione ad una prossima data”. Per lo stesso motivo si decide di ritardare il montaggio dei piloni di sostegno della tubazione di collegamento con la sala pressioni: come l’ascensore esterno, troppo visibili in una struttura di dimensioni così “imbarazzanti”.
Finalmente, nella “relazione sull’esercizio dell’azienda del gas” del 1937 la costruzione del gazometro è definitivamente ultimata. Nella parte del documento dedicata a questo argomento, si danno alcuni numeri: mille e 551 pali infissi per una complessiva lunghezza di 36 chilometri, altezza fuori tutto 89,10 metri, diametro della vasca 63 metri. Nei primi mesi del 1937 il gazometro entra finalmente in funzione.
La sua morte (apparente) è registrata tra gli anni 1963-65. Quando la Romana Gas di via Ostiense, che forniva l' elettricità alla capitale, spense la fiammella giallognola e maleodorante che la teneva in vita.

Video di Elio Piccon sul funzionamento del gasometro


La struttura  ha affascinato il mondo del cinema che spesso l'ha usata come sfondo. Da Accattone di Pasolini, alle Fate ignoranti  di Opztek,
L' inizio del film, “Il gobbo” di Lizzani si svolge davanti a quella sorta di montagna russa dismessa. I due lustrascarpe smarriti di Sciuscià si aggirano sulla via Ostiense guidati per mano da De Sica. Il furto delle due cassette di frutta ai mercati generali, di fronte al Gazometro, si completa in Un giorno in Pretura di Steno. E l'Accattone di Pasolini va a morire sul Ponte di Testaccio, congedandosi con un epitaffio beffardo: «Mo' sto bbene!». 


Le fate ignoranti


Il Gazometro è stato un piccolo grande amore anche per il cantautore Baglioni, laureatosi in Architettura con una tesi sulla sua riqualificazione. Per effetto, ricorda, di una giovanile malia: «Quando ero pischello mio padre mi disse che si trattava di un cilindro magico».
Oggi l’area intorno al Gazometro pullula di cantieri e iniziative più o meno lodevoli per una sua riqualificazione. Il solito problema è che questi lavori vanno a rilento, sembrano infiniti e a volte impossibili. L’unica volta che Roma ha potuto ammirare il Gazometro in una veste più consona a una città moderna è stata durante la Notte Bianca del 2006, quando è stato trasformato nel Luxometro. La struttura infatti è diventata una grande opera luminosa in grado di emettere luce con oltre 10 chilometri di fibra luminosa, composta da oltre 1 milione di lampadine led e disposta lungo tutto lo sviluppo del suo “corpo metallico”. 



Spettacolare video artistico con gioco di luci


Fonti: Wikipedia
www.eni.com
http://archiviostorico.corriere.it

mercoledì 27 novembre 2013

i vecchi Bagni Pubblici salvati dalla speculazione edilizia







DA Roma today di oggi 26 novembre 2013

Uno degli edifici storici della Garbatella, torna ad essere di pubblico utilizzo. A dire il vero ancora non è chiaro quale sarà la sua funzione ma, grazie ad un documento approvato in Consiglio Comunale, la Giunta Catarci sarà ora impegnata a promuoverne la valorizzazione.

FERMATA LA SPECULAZIONE - “Fino a qualche tempo fa era pieno di mobili e tutti lo chiamavano Proietti – ricorda l’Assessore Claudio Marotta sul proprio profilo facebook - In realtà, era l'edifico dei Bagni Pubblici della Garbatella, quando a inizio del secolo scorso le case popolari venivano tirate su senza neanche i servizi igienici. Oggi, un voto unanime del Consiglio del Municipio Roma VIII, ha deciso che questo storico immobile torni alla sua vocazione pubblica e che venga fermato ogni tentativo di speculazione su di esso. Lo spazio degli ex Bagni è un bene comune che abbiamo vincolato alla realizzazione di servizi pubblici per la cultura. Ora vogliamo un impegno chiaro da parte dell'ATER e di Roma Capitale per investire energie e risorse in questa importante opera di rigenerazione urbana”.

LE PROSSIME MOSSE - “La valorizzazione degli ex Bagni Pubblici di Garbatella passata in Consiglio Municipale, così come la rivalutazione di via del Campo Boario e della zona storica delle Mura – scrive il Consigliere Pd Flavio Conia sul social network – rappresenta  un altro passo in avanti del nostro lavoro sulla cultura. Adesso lavoreremo per capire il vincolo storico-artistico apposto dal Ministero di che entità è. Fatto questo apriremo un tavolo con ATER – spiega il Consigliere Democratico dalla propria pagina facebook -  Per il contenuto da dare allo stabile vedremo in seguito, ad ora è importante capire in che stato è dal punto di vista del patrimonio e da quello dei vincoli”.


lunedì 25 novembre 2013

Uomo trovato morto in auto, aveva i pantaloni abbassati

Da Roma today del 25 novembre

Il cadavere di un anziano, forse un senza fissa dimora, è stato trovato all'interno di un'auto in un parcheggio nei pressi della sede della Regione Lazio, sulla via Cristoforo Colombo, nel quartiere Garbatella. L'uomo, morto per cause naturali, era seminudo e aveva i pantaloni abbassati.

mercoledì 20 novembre 2013

Questa volta a Teatro, ancora una volta la Garbatella ispira opere "GARBATELLA FOOTBALL CLUB"




GARBATELLA FOOTBALL CLUB
GOLDEN 
dal 07/01/2014 al 02/02/2014


Michele La Ginestra 
Garbatella football club
(Mediano di spinta, riveduto e corretto) 
di Michele La Ginestra e Adriano Bennicelli 
regia di Roberto Marafante 

In Garbatella football club Michele La Ginestra, nel suo stile brillante e spensierato, ci racconta una storia di amore di amicizia e di calcio…di un uomo abituato ad allenarsi, sempre, costantemente… anche per scrivere una lettera.
Un vero e proprio racconto teatrale, un omaggio al grande capitano della Roma Agostino Di Bartolomei, scritto insieme a Adriano Bennicelli, arricchito dalla regia diRoberto Marafante, e impreziosito dalle note di Antonio Di Pofi.
Garbatella football club è uno spettacolo molto divertente e, allo stesso tempo, profondo, per parlare della vita partendo dal calcio.
Un unico attore sembra raccontare da solo questa storia, ma in realtà è in un continuo dialogo con la musica ela danza. E´ lui che stesso porta in scena come si immagina faccia il cervello quando richiama immagini alla propria memoria: il palcoscenico, alla fine, è la mente che pulsa di ricordi, di volti, di suoni di una vita vissuta alla ricerca del perfetto “gioco di quadra”.
Lo spettacolo non è, quindi, un monologo, ma un dialogo, forse una vera e propria commedia recitata tra sé e sé, con le sue trovate, i colpi di scena; allegra, ma anche profonda, malinconica, qualcosa che permette di portarsi a casa una riflessione in più sul senso dell´esistenza e magari, per chi l´ha fatta, sulla più bella partita della sua vita.



Mar. Gio. Ven. e Sab. ore 21.00 
Dom. ore 17.00
Lun. e Mer. riposo

venerdì 25 ottobre 2013

Garbatella ispira la scrittura

Ancora un libro dove ci sono personaggi della Garbatella o la Garbatella stessa come sfondo, questa cosa mi fa piacere, fa piacere che il nostro quartiere stimoli la fantasia di scrittori e scrittrici! 

il Libro


Un noir grottesco con Roma sullo sfondo. 
Giovanni Strambelli dirige un commissariato in zona Prati. È schiavo delle allergie, le combatte prendendo decine di pasticche al giorno: quando deve salire su un ascensore, risolvere un dubbio, incontrare un cognato antipatico…
Un'esistenza difficile. Non l'aiuta il complicato rapporto con la moglie Paola, donna bassa e formosa, di costumi non irreprensibili. Da tutti conosciuta come “la Pornonana."
Undici serial killer sconvolgono la vita di Strambelli. 
C’è lo chef che cucina le ragazze che lo fanno innamorare (Tagliata in piccoli pezzi e lasciata a macerare nell’aceto di vino bianco. Oppure appiattita con il batticarne e messa a cuocere nel forno. Giannino Tulliani Frittozzi sapeva come cucinare una donna). Lo psicopatico che ammazza al ritmo delle canzoni di Rino Gaetano (Natale Carnevale aveva due problemi, a parte il nome. Il primo era costituito da alcuni tic nervosi. Tre scatti consecutivi e veloci della testa verso destra, accompagnati da un muggito prolungato. A questo si aggiungevano tre colpi per terra con il piede sinistro. Non gli accadeva spesso, diciamo una volta ogni sei mesi. L’altro problema era che ogni volta che apparivano i tic doveva uccidere una ragazza). Assieme a loro si muovono altri folli assassini e curiosi personaggi.
Marylin ed Elvis sono in tutto simili ai divi che ne hanno generato i soprannomi. Peccato abbiano più di settant’anni e vivano alla Garbatella. Sono i genitori di Ugo, ragazzo con due soli amori: Totti e la Roma. E una sola lingua, il dialetto. È timido, buono. Diventa pugile per dimenticare le cattiverie della vita. 
“Ugo, rapido. Entra e esci, entra e esci, entra e esci. E questo match lo portiamo a casa.”
“A mae’ te vojo crede. Ma me sa che ‘na vorta che sò entrato quello nun me fa più uscì.”
E poi ci sono Clara, giornalista senza scrupoli; Macarena, avaro di talento che al momento di pagare si esibisce in uno strano balletto; un cameriere sordo, un parcheggiatore cieco e un cantante muto; un ferroviere narcolettico, un improbabile esorcista, un profiler che al mattino lavora come arrotino.
Un giallo che fa morire dal ridere. 
Con Ugo e il commissario Strambelli è nato lo spaghetti noir. 



giovedì 12 settembre 2013

Il Socrate riapre!





da Romatoday di oggi

Riapertura Liceo Socrate a Garbatella: l'inaugurazione

Secondo giorno di scuola al liceo Socrate a Garbatella. Se ieri erano stati gli studenti i protagonisti, oggi flash e fotografi sono stati tutte per le autorità, presenti in massa per celebrare la celerità dell'intervento che ha visto rinascere la struttura, dopo l'incendio dello scorso luglio. Una vera e propria parata. Ecco i protagonisti in ordine d'importanza: il ministro della pubblica istruzione Maria Chiara Carrozza, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il prefetto della Capitale, Giuseppe Pecoraro, il commissario della Provincia, Umberto Postiglione e il presidente dell''VIII Municipio, Andrea Catarci. Tutti seduti alla cattedra allestita in palestra. Tutti pronti a rilasciare dichiarazioni che celebrano il miracolo.

IL MINISTRO CARROZZA - "Avete scelto bene la vostra scuola. Buon lavoro", ha esordito il ministro. "Abbiamo avuto anche un leggero incremento delle iscrizioni - ha detto il preside". "Meno male, perché in altre regioni al classico è stato un disastro", ha replicato Carrozza. E durante il suo intervento: "Ragazzi, siate ribelli e non accettate le cose come sono. Cambiate questo mondo, è lì che vi aspetta. Così il ministro dell'istruzione Maria Grazia Carrozza agli studenti del liceo Socrate di Roma, ricostruito dopo il rogo doloso di luglio. Un lungo applauso ha accolto questa frase. ''Da queste aule escono le persone che ci salveranno dalla crisi e ricostruiranno l'Italia".

IL SINDACO MARINO - "La scuola riprende, le aule sono state sistemate e abbiamo archiviato un capitolo cupo per aprire di nuovo l''anno scolastico con un sorriso e la speranza di formare giovani che rappresenteranno la nostra societa'' nei prossimi anni. Questa è la funzione del Socrate e noi l''abbiamo voluta proteggere". Così il sindaco di Roma. "Oggi- ha aggiunto- abbiamo dimostrato che l'amministrazione può davvero realizzare in tempi certi delle opere di fronte a danni imprevisti e imprevedebili".



Qui il link completo

http://garbatella.romatoday.it/garbatella/inaugurazione-liceo-socrate-riapertura.html


venerdì 6 settembre 2013

Segati 60 alberi nel parco della Garbatella





Lo so arrivo tardi, nel segnalare questa cosa, ma ero fuori e non ho potuto scrivere nulla, questa cosa mi ha veramente fatto incazzare, per la poca intelligenza e tanta stupidità di chi l'ha fatto.MI piacerebbe sapere quale era il motivo, il perché, quale scopo volevano poter raggiungere. Non mi vengono parole ... solo parolacce verso queste persone che hanno rovinato il parco.
Riporto meramente foto e contenuti pubblicati dal corriere della sera del 26 agosto.








Tronchi tagliati quasi di netto con la motosega. E le chiome lasciate lì, appese all'ingiù. Come per sfregio. Oltre 60 giovani alberi da frutto sono stati ridotti così nella notte tra sabato e domenica a Roma, nel parco della Garbatella, proprio davanti alla sede della Regione Lazio, sulla via Cristoforo Colombo. La denuncia arriva lunedì dal circolo Garbatella di Legambiente che lo scrive su un cartello appeso all'ingresso del parco: «Distrutti 5 anni di lavoro comune». Unanime l'indignazione delle istituzioni con la promessa del sindaco di Roma Ignazio Marino: «Faremo rinascere il parco e altre nuove aree», e il presidente della Regione Nicola Zingaretti che condanna «il grave atto vandalico che ha devastato un'esperienza significativa come quella del parco e degli orti urbani di Garbatella nella Capitale che, grazie al prezioso lavoro di cittadini, delle associazioni e di Legambiente, ha contribuito ad una nuova stagione per l'educazione ambientale dei più giovani».


 «UCCIDERE GLI ALBERI SIGNIFICA UCCIDERE LA VITA» - «L’immagine all’ingresso del parco è agghiacciante - scrive poi Legambiente -: tronchi mozzati, chiome di alberi a terra. I primi tre ciliegi da fiore all’ingresso, meli, cachi, peri e ulivo nel frutteto: alla fine la conta sarà di 60 alberi uccisi in tutto il Parco Garbatella, davanti alla Regione Lazio, dai lecci ai sugheri, dagli olmi alle querce». Quelli, spiega ancora l’associazione, «sono gli stessi alberi che il Circolo Legambiente Garbatella, insieme alle altre associazioni del territorio e a tanti cittadini, aveva messo a dimora negli ultimi 5 anni, continuando la cura e l’impegno ventennale per la nascita e salvaguardia del Parco». La rabbia è tanta, ma, dice Anna Maria Baiocco, vicepresidente del Circolo Garbatella di Legambiente, «chiunque sia l’artefice di questo scempio, per follia personale o per interesse politico o economico, colpendo i giovani alberi, il lavoro costante di volontari e cittadini del quartiere non ci impedirà, anzi, rafforzerà l’impegno a rinnovare ricostruire e migliorare il parco: uccidere gli alberi significa uccidere la vita, l’aria fresca e pulita, la bellezza, la socialità, l’allegria, il futuro dei nostri figli»




NUOVI BANDI PER ORTI E GIARDINI» - E come «risposta» al vandalismo nel parco della Garbatella, il Campidoglio fa sapere che presto ci saranno bandi per assegnare nuovi spazi pubblici «per sviluppare progetti legati agli orti urbani e ai giardini condivisi, che rappresentano uno straordinario modello di sostenibilità urbana su cui investire con decisione». Lo fa sapere in serata il vicesindaco e assessore al Patrimonio di Roma Capitale Luigi Nieri. «Roma Capitale - spiega - possiede diverse aree agricole di dimensioni tali da permettere al loro interno la nascita di nuove aziende agricole; altre aree di questa natura saranno prossimamente cedute a Roma Capitale e prontamente iscritte al Patrimonio comunale. Attraverso una serie di bandi pubblici, dunque, sarà possibile affidare tali aree per renderle nuovamente produttive e creare molte nuove opportunità lavorative, in particolare per i giovani. Aree di minore entità, invece, saranno destinate ad interventi di carattere sociale, fra cui la creazione di nuovi orti urbani e di giardini condivisi». «La mia solidarietà - conclude Nieri - va ai cittadini e alle associazioni, Legambiente in testa, che hanno lavorato duramente per riappropriarsi di uno spazio pubblico, riqualificando l'area e svolgendo importanti progetti sociali e ambientali per la comunità. Presto riavranno quell’area a disposizione».




















giovedì 1 agosto 2013

La ferrovia Roma-Ostia




La ferrovia Roma - Lido di Ostia ha più di 80 anni, ma la sua storia inizia molto prima del 1924, più precisamente verso la metà del 1800.
Negli ultimi anni del 1800 si assiste, infatti, alla riscoperta, da parte dei romani, del limitrofo litorale tirrenico, abbandonato ormai da diversi secoli.
Il primo progetto per la costruzione di una linea ferroviaria che collegasse Roma al mare risale al 1868.
Molti furono i tentativi fatti da varie società, che furono tutti respinti, dal comune di Roma, perché la realizzazione di un progetto per il collegamento da Porta S. Paolo a Ostia, era considerato soltanto uno spreco di denaro dato che era solo un piccolo borgo malsano e di nessun interesse.
Altri progetti furono presentati più tardi da altre società anche straniere, uno prevedeva anche la realizzazione di una linea che attraverso una galleria sotterranea, arrivasse fino a Piazza Venezia.
Tutti furono respinti. Nel frattempo la popolazione del piccolo borgo marinaro era giunta al numero di cento residenti. Finalmente il 15 Maggio 1915 la giunta comunale di Roma, approvò il progetto e pochi mesi dopo anche il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici espresse parere favorevole, proponendo una sovvenzione di £ 12.864 per Km. Deve però passare ancora un anno prima che il governo italiano, fissasse i criteri di costruzione della ferrovia.
Lo scoppio della prima guerra mondiale, fermò i lavori. Nell'aprile del 1920 si inizia la perforazione delle galleria sotto la roccia di S. Paolo mentre il 10/12/1920, Vittorio Emanuele III interviene alla posa della prima pietra della stazione di Ostia.
Altri lavori a singhiozzo, società fallite e finalmente ripresa dei lavori nel 1924, dalla SEFI (Società Elettro Ferroviaria Italiana).



Il  nonno paterno, macchinista sulla Roma - Lido, immortalato in un evento ufficiale

Il convoglio inaugurale, alle ore 10 del 10 Agosto 1924, con a bordo il capo del governo Benito Mussolini, si mosse dalla stazione di Porta San Paolo per raggiungere la sua nuova destinazione. Come raccontano le cronache dell'epoca il treno, giunse alla stazione di Ostia Antica alle ore 10.40 e venne salutato dagli abitanti festanti della borgata.
Cosa c’entra tutto questo con la Garbatella? La realizzazione della ferrovia fu importante anche per il quartiere. La Garbatella situata non molto lontano da Porta S. Paolo, fu così avvicinata al litorale. Ostia negli anni trenta, divenne un posto alla moda, e i garbatellani, poterono anche loro godere dei bagni di mare, grazie al collegamento ferroviario.
L’unione tra la Roma Ostia e Garbatella non si ferma qui. La SEFI strinse un accordo con l’allora Istituto Case Popolari. Stipulando una convenzione per la concessione di abitazioni in affitto per i suoi dipendenti. L’ICP doveva accordare ad essi la precedenza nell’ occupazione degli alloggi, dietro pagamento però, di una cauzione a fondo perduto che sarebbe stata anticipata direttamente dalla SEFI.






Mio nonno prima di salire sulla locomotiva.



Mio nonno, dipendente della SEFI e macchinista sulla Roma Ostia, fu così che ottenne l’appartamento al Lotto Otto,  il 9 novembre 1926. Dovette versare una somma di 1000 lire per vano, che restituì alla SEFI in rate mensili di 25 lire l’una.
Mio nonno però, non fu il solo e molti dipendenti SEFI, divennero garbatellani a tutti gli effetti.
Carlo Orelli, pluricentenario della Garbatella, scomparso qualche anno fa, ottenne l'appartamento al lotto 13, proprio perchè dipendente della SEFI. Era originario di Perugia, neanche romano di nascita, ma fu considerato  a tutti gli effetti acquisito dal quartiere.
Il  nonno paterno, macchinista sulla Roma - Lido, immortalato in un evento ufficiale 

La foto è un po' rovinata ma non l'ho voluta ritoccare. Sempre mio nonno al tempo dell'occupazione tedesca. Si noti il giornale in lingua.



Come si presentano oggi i convogli detti "Freccia del mare". La stessa tratta, a dire il vero con molte carenze, è stata restaurata più volte.

Questo post, fu pubblicato per la prima volta sul vecchio blog di splinder, replicato sul mio e qualcuno l'avrà già letto, ora lo pubblico di nuovo su "La mia Garbatella".








martedì 30 luglio 2013

"G. Castello calcio" e Milan, sodalizio vincente







Fonte 
Pontina Calcio Show


Un innovativo complesso sportivo incastonato in una cornice totalmente urbana come quella di Via Alessandro Severo: questo è l’ambizioso progetto dell'A.D. Pol. "G. Castello calcio" condotto dal Responsabile della sez.calcio, Claudio Morlupo. 

La recente affiliazione del sodalizio romano all’A.C. Milan, club più titolato al mondo, rende chiari quali siano i presupposti di partenza del settore calcio della storica “Polisportiva G.Castello”, fondata nel lontano 1967: fare vero calcio giovanile di livello trasmettendo tutti i metodi d'allenamento e di cultura dello sport insegnati da tecnici certificati dal Milan. 
La nostra intervista con il sig. Claudio Morlupo, responsabile della sezione calcio, si svolge mentre tutto intorno fervono i lavori di manutenzione straordinaria dell’impianto di gioco della Polisportiva, che durante il mese d’Agosto subirà un notevole restyling che renderà più confortevole ed agevole la struttura adiacente via Cristoforo Colombo, la lunga arteria che collega Roma alla litoranea ostiense. 

Buonasera sig. Morlupo.  Lei è conosciutissimo nell'ambito calcistico perché ormai è da parecchi anni in questo storico sodalizio, come nasce questa Sua passione per il Castello?
"Quasi per gioco. Il tutto è iniziato quando i miei due figli hanno scelto il calcio come loro sport.", risponde il nostro interlocutore con un’aria seria e professionale. "Da principio ero un semplice genitore che guardava i ragazzi giocare al di fuori della rete ed esprimevo, forse all’epoca con scarsa competenza, con gli altri genitori i miei giudizi in merito alle attività tecnica svolta. Un primo passo in avanti fu quando mi proposero la carica di dirigente accompagnatore, che devo dire mi lusingò molto. Mi impegnai seriamente a creare armonia tra i ragazzi ed anche tra gli altri genitori che come me, erano sempre presenti agli incontri del sabato o della domenica. Con mia grande soddisfazione il mio lavoro di dirigente unitamente a quello di altri al mio fianco crearono un saldo legame  nel gruppo ed anche con la 
Polisportiva.”   

Iniziamo subito con una curiosità, sicuramente in tutti questi anni Lei avrà avuto dei pupilli tra gli allenatori o anche tra i giocatori. Ci può fare solo un nome …. o siamo troppo indiscreti?
“Rammento un annata particolarmente favorevole:  i ragazzi degli allievi della classe ’87. Fu un anno nel quale la G.Castello ottenne i più bei risultati calcistici e ciò fu dovuto principalmente alla coesione della squadra ed alla elevata educazione sportiva che i ragazzi dimostrarono su tutti i campi da gioco. La conduzione della squadra era affidata ad un caro amico e serio professionista,Massimo Colaprete,  nome ben noto in ambito calcistico che oggi ricopre presso di noi la carica di direttore sportivo."

Il clima che si respira in questo club è ottimo: genitori appassionati che fondono il proprio saper fare e usano i propri spazi di tempo liberi per le attività del club del proprio figlio è qualcosa di raro: lei cosa ne pensa?
“Sì, esatto, una delle nostre forze è proprio questa, di far sì che l'impianto sportivo sia un luogo di ritrovo per la comunità del quartiere. Per questo cerchiamo di creare attività che possano coinvolgere anche i genitori. Per esempio, è ormai un appuntamento consolidato il Torneo dei Genitori che si svolge tra Marzo e Giugno, dove alla fine di ogni giornata si rimane a mangiare insieme. Da un anno a questa parte è partito anche il progetto della squadra delle Mamme, insieme con il Derby dei Genitori. In più da sempre la Polisportiva organizza dibattiti e incontri su temi d'attualità, non solo sportiva come la disoccupazione giovanile, il mercato del lavoro nella Provincia di Roma, lo Sport di Cittadinanza. L'incontro con Don Ciotti nella sede storica di Via Sannio  è stato per i ragazzi e tutti i genitori un momento stupendo. Nella convinzione che lo sport  non si riduca nella sola attività fisica ma  sia un fondamentale mezzo di aggregazione sociale e di crescita e di formazione culturale.”

Un notevole rifacimento riguarderà le strutture: può anticiparci qualcosa?
 “Nonostante le difficoltà dell'associazionismo popolare, come ogni anno cerchiamo sempre di migliorare la nostra struttura. Due anni fa abbiamo rifatto l'impianto d'irrigazione, lo scorso anno abbiamo rinnovato gli spogliatoi, quest'anno sono già partiti i lavori di rifacimento delle recinzioni del campo a undici e dei due campi da calcetto, insieme con la tribuna. Nel mese di Agosto verrà rimessa la pozzolana sul campo in terra, miglioreremo la zona accoglienza ora facilmente raggiungibile  dall'ampio parcheggio realizzato sulla Cristoforo Colombo. Dopo 3 anni di sacrificio per noi e tutti i nostri iscritti, in quanto per realizzare i box auto ci avevano chiuso le due entrate  del campo causandoci notevoli disagi.  E siamo sempre in attesa della costruzione di  4 nuovi spogliatoi da parte del Municipio. In più c'è sempre il progetto di fare il campo in erba sintetica nel prossimo futuro.”

Partiamo della parte tecnica iniziando dalla fine dello scorso anno. Dopo un finale di stagione col brivido per mantenere la categoria regionale con gli Allievi, quest’anno quali  saranno i presupposti ed i cambiamenti effettuati per la prossima stagione agonistica?
 “La fine dello scorso anno è stata da cardiopalma, a dieci giornate dalla fine ci davano per spacciati, ma il gruppo guidato daMister Campisano ha dato prova d'orgoglio facendo un finale di stagione da vertice e strappando il punto salvezza al 92' dell'ultima giornata con il colpo di testa vincente del nostro mitico portiere Edoardo Cardone. Dopo 11 anni rischiavamo di perdere il titolo regionale, una favola a lieto fine direi. Il gruppo '97, guidato sempre da Mr. Campisano, che affronterà il prossimo anno la categoria regionale, è ambizioso ed equilibrato, ha ottime individualità nel reparto offensivo ed è solido in quello arretrato; ma soprattutto è un gruppo di amici sempre aperto a nuovi arrivi. Per quanto riguarda gli altri gruppi dell'agonistica, nutriamo su tutti ottime speranze, ma soprattutto l'obiettivo di proseguire il percorso di miglioramento.”

Certamente gli ottimi propositi con cui s’inizia questa stagione sportiva sono confermati dall’affiliazione al Milan, sarete l’unica scuola calcio rossonera nel cuore di Roma: vuole parlarci di come nasce questa collaborazione e di che progetti importanti porta con se questo speciale accordo?
“ La collaborazione nasce dal bisogno che sentivamo di offrire ai nostri allievi un percorso formativo di altissima qualità: per far ciò dovevamo partire dalla formazione dei tecnici, comunque già qualificati dai corsi fatti dalla FIGC, ma secondo noi insufficienti a dare tutti i mezzi necessari per saper gestire e capire l'attività motoria di un atleta che va dai 6 ai 16 anni. L'AC Milan, ci offre proprio questo, cioè la possibilità di una preparazione di livello professionistico ai nostri tecnici con una formazione didattica completa in modo tale da poter offrire una metodologia d'allenamento idonea per ogni fascia di età. Nel settore giovanile ci vogliono persone qualificate. La formazione del giovane è una cosa delicata. Ai ragazzi bisogna creare il problema, in modo che lo risolvano. Questo serve a farli crescere . Per consentire il rispetto dei livelli di eccellenza prefissati, la Società Milan ha creato la Milan Academy, la scuola che forma e aggiorna tutti gli allenatori che intervengono nelle singole iniziative e attività rossonere. Scopo dell’Academy è lo sviluppo di una “metodologia Milan” che, attraverso linee guida, programmi tecnici, filmati e materiali dedicati, supporta i tecnici che lavorano quotidianamente nelle Scuole Calcio Milan. In più il Milan, tramite un proprio tecnico, sarà presente sul campo per seguire lo sviluppo delle attività facendo visita alla società per  almeno 4 volte per ogni stagione sportiva. Con l'idea comune che l'obiettivo principale sia sempre quello di far si che ogni bambino si affezioni allo sport e non smetta di praticarlo durante il percorso di crescita indipendentemente dal livello che può raggiungere nel calcio.”

Sig. Morlupo, può illustrarci come realmente questa scuola calcio rossonera mette al centro del progetto il bambino?
 “La forza del progetto sta nel far vivere ai bambini lo sport come momento di divertimento e apprendimento di valori indispensabili per la propria formazione sia sportiva che educativa, di non preoccuparsi del risultato finale, ma di ricordargli che la vera soddisfazione viene dal lavoro stesso. Insegnargli che lo sport non si basa su l'idea di successo ma  bensì  su quella di dare il meglio di sé. Purtroppo sui campi di calcio delle società dilettantistiche esiste il malcostume di far giocare poco, o peggio, lasciare a casa i più deboli quando si vuol cercar di vincere un torneo o, peggio ancora, una singola partita. Ciò per noi è intollerabile. Noi dobbiamo offrire al bambino tutti i mezzi indispensabili per permettergli di esprimersi al massimo indipendentemente dal livello di partenza e di quello di arrivo. Attraverso l'utilizzo di regole di gioco, si possono  proporre situazioni nelle quali i ragazzi devono risolvere e leggere numerose variabili, abituandosi automaticamente a pensare e ad agire il più in fretta possibile, pescando inconsciamente dal proprio bagaglio  il gesto tecnico più efficace per raggiungere l'obiettivo desiderato. I nostri allievi non devono essere marionette in mano dell'allenatore che gli urla in partita a chi e dove  passare la palla , ma giocatori pensanti che sappiano leggere la situazione di gioco e sappiano trovare da soli la soluzione del problema e se inizialmente non la trovano....meglio!! Perché  l'errore è parte integrante del percorso di apprendimento. Il calcio deve essere divertimento e aggregazione, se poi arriva qualcosa in più tanto di guadagnato. Ma il primo pensiero non deve essere: voglio diventare un campione, altrimenti la frustrazione è dietro l'angolo. Il rischio più grande è che poi subentra lo sconforto e il ragazzo cresciuto con quest'ottica, ad una certa età smette di praticare non solo il calcio ma lo sport in generale, con tutti i rischi che la mancanza dell'attività sportiva comporta per il benessere psico-fisico della persona. Infatti i dati sull'abbandono dello sport in Italia in età giovanile sono drammatici."

 Tutto veramente lodevole. Dalla prossima stagione quindi, materiale tecnico e parole molto in uso nel calcio professionistico come Milan Lab diventeranno familiari per Voi?
 “Sì, infatti ci sarà concessa la possibilità di accedere al know-how di MilanLab riservato alle Scuole Calcio Milan. Per mezzo di esami non invasivi eseguiti con strumentazioni all’avanguardia si avrà un monitoraggio costante dello sviluppo fisico dei ragazzi; i dati raccolti saranno inviati al MilanLab, per poi elaborarne una restituzione periodica alle famiglie.”

Da chi saranno seguiti i ragazzi?
 “Il nostro staff per quanto riguarda la scuola calcio prevede 1 allenatore ogni 10 bambini, tutti qualificati, operanti sotto la guida del responsabile della scuola calcio Luigi Martino. Nell'agonistica abbiamo affidato le due squadre di Allievi a Giorgio Campisanoex giocatore professionista,  e al mister Giuseppe Casini confermato dopo l'ottima stagione fatta lo scorso anno e soprattutto per l'ottimo rapporto che ha instaurato con la squadra. Le squadre dei giovanissimi invece saranno affidate: i '99 a Massimo Colapretenostro direttore tecnico anch'esso ex giocatore professionista, capitano del Messina di Totò Schillaci; i ragazzi del  2000 ad un prodotto del nostro vivaio prima giocatore e poi istruttore nella Scuola Calcio, il mister Simone Morlupo. Tutto il settore Agonistico è supervisionato da Sergio Guenza per anni nel settore giovanile della Lazio ed allenatore della nazionale femminile, premiato per la carriera a Coverciano."

Ci sono tutti i presupposti per divenire un florido settore giovanile, la specializzazione degli allenatori , una partnership importante ed un vasto bacino come la nostra città da dove poter attingere: quali saranno gli obiettivi del primo anno sotto l’emblema rossonero milanese?
 “Ma guardi l'obiettivo non è fondamentalmente  diverso da quello che ci prefissiamo ogni anno: quello di creare un ambiente  sano e sereno in tutte le sue componenti (allenatori, dirigenti e genitori ) dove il bambino possa esprimersi liberamente, crescere e maturare senza ansie e pressioni. E' chiaro che con l'aiuto dei servizi che ci offre il  AC. Milan il salto di qualità sarà notevole e  il progetto a medio lungo termine non può essere che quello di diventare un centro di riferimento importante  per lo sport di base nel quartiere e non solo , un polo tecnico di altissima  qualità ed efficienza; per offrire al bambino tutti i mezzi di cui ha bisogno per diventare un atleta e un uomo forte e robusto sia nello sport che nella vita.”

Noi vi seguiamo già su Facebook dove siete molto seguiti: so che state preparando un sito internet innovativo, ce ne vuole parlare?
“L'innovazione tecnologica ed il cambiamento di alcune pratiche comunicative è ormai noto a tutti nella società moderna. Da prima con i social network e presto con il sito internet vorremo dare un continuo aggiornamento di quelle che sono le attività sia tecniche che culturali e sociali nelle quali siamo protagonisti, e raggiungere il più ampio pubblico possibile che questi mezzi di comunicazione ti offrono.”

Sig. Morlupo, con un progetto di così alto valore, immaginiamo il lavoro solerte di tutto lo staff dirigenziale che dovrà portare il fantastico 'peso' di rappresentare il Milan … lo sente più come un onere o un onore?
 “Per prendere questa importante decisione abbiamo coinvolto tutte le componenti del nostro staff, dagli allenatori ai dirigenti fino agli addetti della manutenzione del campo. Volevamo coinvolgere tutti, non ne doveva rimanere escluso nessuno. Ci siamo detti: se dobbiamo fare questo passo in avanti lo dobbiamo fare contemporaneamente. Dobbiamo esserne convinti tutti, altrimenti non avrebbe  senso. E sono entusiasta che  hanno visto nell'affiliazione una grande opportunità di crescita personale e che nessuno si è tirato indietro di fronte al confronto  con una società professionistica, in questo caso la più titolata al mondo. Partiamo stimolati a dare il massimo. Per questo, pur conoscendo il grande impegno che ci aspetta, non possiamo che essere onorati di questo accordo."

Sig. Morlupo, La ringrazio del tempo che ci ha dedicato: se vuol aggiungere qualcosa che non abbiamo detto o ringraziare qualcuno faccia pure...
"Sì, grazie. L'attività per le squadre agonistiche riprenderà il 2 Settembre mentre per la scuola calcio faremo 2 open day, il 9 e il 12 settembre per far conoscere ai genitori e ai bambini i nostri istruttori e il nostro programma.Voglio ringraziare tutto il nostro staff dirigenziale che mi accompagna in tutte le decisioni, ringrazio i tecnici per la grande partecipazione dimostrata e ringrazio anche la AC Milan per questa grande opportunità e in fine ringrazio il presidente della Polisportiva Enzo D’Arcangelo che ci ha sostenuto negli anni mettendoci a nostro servizio la sua esperienza, accordandoci fiducia e autonomia.”

Con queste ultime parole lasciamo il sig. Morlupo al proprio da fare, tra i lavori di ammodernamento del campo ed un sogno a strisce rossonere che presto diverrà realtà. In fondo, Settembre non è poi così lontano, così come non lo è quella nuova splendida realtà.

Fabio Caterini per  “Undici in campo”

http://www.pontinacalcioshow.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2617&catid=0

mercoledì 24 luglio 2013

Arrabbiato!!!!




Stamattina scendendo per andare al lavoro, mi sono trovato la via (via Luigi Fincati) occupata da una decina di TIR del cinema, tutti messi in doppia fila, e uno non solo parcheggiato contromano, ma anche sulle strisce pedonali.
e aveano messo dei paletti sul passo carrabile /che IO partecipo a pagare come se fosse il LORO.
ho iniziato una discussione e mi hanno portato da un viglie che era li di guardia (alle loro attività), gli ho fatto presente la cosa e la sua risposta è stata, "le hanno fatto spostare la macchina?" e io no
lui ha ripetuto " le hanno fatto spostare la macchina?" e io "NO", "allora tutto a posto" ha aggiunto.
Allora vista la cosa me ne sono andato, inutile proseguire, conoscendomi sarei andato a finire a male parole e ci si rimette sempre con questa gente e soprattutto questo atteggiamento.
Ma ho alcune domande a cui mi piacerebbe avere risposta.
I cineasti dovrebbero pagare il suolo pubblico, inserire dei cartelli qualche giorno prima con un permesso dato dai vigili e poi possono lavorare e anche far spostare le macchine.
in questo caso è palese che non hanno pagato nulla 

non solo ma avevano un vigile a loro disposizione che li proteggeva

ho comunque da evidenziare un paio di cosine.

tutti noi se parcheggiamo in doppia fila ci fanno una multa 
tutti noi se parcheggiamo contromano ci fanno la multa 
tutti noi se parcheggiano sulle righe pedonali ci fanno la multa 

perché questi fanno come voglio e sono protetti?
spendinamo soldi pagando i vigili che fanno protezione a sta gente ?
Hanno pagato il servizio del vigile e se si a chi? si potrebbe vedere la ricevuta?

quanto mi piacerebbe che Catarci (che io ho votato purtroppo in questo caso) rispondesse a queste domande 

Un saluto a tutti e scusate lo sfogo Personale

Luciano PM

domenica 21 luglio 2013

Quando l'oratorio di san Paolo era un VERO oratorio

Non tutti sanno che una volta c'era l'oratorio di San Paolo, che non è quello che c'è ora ... 
noi ci andavamo a giocare e queste sono le prove.





mercoledì 17 luglio 2013

Socrate: Si sono costituiti







Da Romatoday.it


Si sono costituiti i quattro responsabile dell'incendio appiccato sabato scorso al Liceo Socrate. Una vendetta per la bocciatura pare essere il movente dell'azione. In questo momento, i ragazzi, di cui due minorenni, si trovano negli uffici della Digos e stanno raccontando i fatti agli inquirenti, accompagnati dai genitori e dagli avvocati difensori.

UNA VENDETTA TROPPO GRANDE - Tre di loro erano appena stati bocciati. Altri due avevano già ripetuto l'anno per due volte consecutive. Ma la vendetta è sfuggita alle mani dei quattro giovani piromani, che hanno dichiarato alla Questura: “non immaginavamo che l'incendio potesse provocare tutti quei danni”.

UN'IDEA FOLLE - Non si è trattato di un piano progettata a mente fredda. I quattro studenti del Liceo avevano appena passato una serata al mare, avevano bevuto, e, al rientro all'alba, quell'idea folle: appiccare il fuoco a qualche banco, punire la scuola per quelle bocciature. Ma le fiamme non hanno travolto solo qualche banco: “Abbiamo appiccato il fuoco e non immaginavamo che le fiamme potessero estendersi”, hanno confessato i ragazzi.

DARE REGOLE AI NOSTRI STUDENTI - “E' molto triste che degli studenti della nostra scuola, educati in un certo modo, abbiano compiuto un gesto così devastante, - sono le parole di sconforto di Francesca Marzio, docente del Liceo Socrate, - Dobbiamo interrogarci e riaggiustare il tiro sul nostro progetto educativo”. Parla di regole, l'insegnante, che tutti dovrebbero rispettare: “E' un potenziale di violenza inaudito”.

L'IPOTESI OMOFOBIA - In questi giorni, i quattro colpevoli erano stati più volte al centro dei sospetti. Gli studenti del Liceo e il loro Preside avevano chiesto di non puntare il dito contro di loro, sperando fino all'ultimo che non fossero stati i compagni di scuola ad appiccare il fuoco. Le indagini degli inquirenti si erano estese anche al cantiere interno all'edificio, per sondare tutte le possibilità. Ma quei nomi non smettevano di spuntare, e per ragioni ogni volta differenti. Inizialmente aveva preso piede l'ipotesi omofobia. Uno dei ragazzi, A.G., appartiene infatti  a Lotta Studentesca, un movimento di estrema destra, molto distante dalle politiche di apertura e tolleranza che la scuola stava portando avanti con i suoi progetti educativi. Poi alcuni precedenti, le scritte sul cancello, le galline introdotte nell'edificio. Tutto portava a loro.

L'IPOTESI DI UN PIANO PREMEDITATO - Si è parlato di piano premeditato, di azione da professionisti e quindi l'ipotesi che quell'allarme scattato venerdì al termine degli esami di maturità fosse stato fatto scattare apposta, per verificare quanto tempo ci avrebbe messo la Polizia ad arrivare e organizzare i tempi per mettere in atto il crimine e fuggire prima dell'arrivo degli Agenti.

IL PRESIDE DELLA SCUOLA - A fare i loro nomi per la prima volta, proprio il preside del Socrate, sottolineando però che non era nelle sue intenzioni accusare qualcuno e che l'ipotesi politica o omofobica era da scartare perché non c'erano stati in precedenza segnali di rivendicazioni nei confronti della scuola e dei suoi progetti formativi.

NULLA DI TUTTO QUESTO - E, infatti, non era questo il movente. E' stata la bocciatura (per due di loro, l'ennesima) a far scattare nelle menti dei giovani piromani quel progetto assurdo: dare fuoco ai banchi del Liceo. Nessun piano studiato, nessun colpo da professionisti: semplicemente un falò di banchi che è sfuggito di mano ai quattro ragazzi e si è trasformato nell'incendio che ha distrutto un intero piano della scuola.

RIPARIRE ENTRO IL 2 SETTEMBRE - Sono sconvolti gli studenti del Socrate, e lo sono anche il Preside, i genitori e le Istituzioni, che già nei giorni scorsi avevano preso a cuore il progetto per la ricostruzione della scuola, nell'unanime convincimento che l'istituto debba tornare operativo entro la data di inizio degli esami per il recupero dei debiti, il 2 settembre.

IERI IL PRIMO VERTICE TECNICO: NO CONTAINER E SERVIZI PROVVISORI - Un primo vertice tecnico, già annunciato dal sindaco Marino durante il suo sopralluogo il giorno dell'incendio, è avvenuto ieri mattina. Presenti il prefetto Giuseppe Pecoraro, l'assessore capitolino alla scuola Alessandra Cattoi, il presidente dell'VIII Municipio Andrea Catarci, i rappresentanti di Provincia, Comune, Regione e Ministero dell'Istruzione. Con loro, il preside del Socrate Vincenzo Rudi e il rappresentante d'Istituto Luca Brigida. Oltre 200.000 euro è il preventivo per i lavori di ristrutturazione. Sarà la Provincia a farsi carico del reperimento dei fondi, mentre Comune e Regione finanzieranno sedie, banchi e strumenti per la didattica. Il Ministero dell'Istruzione provvederà al sostegno della Provincia qualora non ci fosse denaro sufficiente. Apertura del cantiere quanto prima, per garantire l'apertura regolare dell'Istituto. L'edificio non ha infatti subito danni strutturali, spiega Catarci, quindi le operazioni dovrebbero avvenire secondo i tempi. Esclusi container e servizi provvisori: la scuola sarà ricostruita.

sabato 13 luglio 2013

Incendio Doloso al Socrate



Fonte ANSA

ROMA - Incendio nelle prime ore di stamani al liceo Socrate di Roma, nel quartiere Ostiense. I vigili del fuoco hanno spento le fiamme che hanno distrutto alcune aule A dare l'allarme era stato il custode della struttura, che aveva visto intorno alle 5.40 del fumo uscire da un'aula.

Secondo gli agenti del commissariato Colombo, che hanno trovato una scatola di cerini e rilevato delle impronte, si è trattato di un atto vandalico.  All'interno di un'aula le fiamme avrebbero distrutto alcuni computer e il preside della scuola ha sporto una denuncia contro ignoti. Non è la prima volta che avvengono episodi simili nell' istituto: in passato al liceo Socrate sono comparse scritte omofobe e si erano già verificati altri atti vandalici. Gli agenti stanno anche indagando per capire se possa trattarsi della mano già responsabile degli episodi passati.

"Una vera azione criminale, uno schiaffo in faccia a tutta la città e alla comunità. Siamo devastati da questo atto". Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, dopo un sopralluogo alle aule del liceo Socrate alla Garbatella, distrutte stamani da un incendio doloso. Marino, accompagnato dal vicepresidente della Regione Massimiliano Smeriglio, ha promesso, parlando con uno studente, "spero già da lunedì di darvi degli spazi per l'attività scolastica". Il sindaco è andato a vedere le aule distrutte assieme al preside del Socrate Vincenzo Rudi. "E' tutto distrutto, l'incendio ha sciolto le parti in plastica - ha raccontato Marino -, le lavagne sono distrutte, i libri bruciati". Un'insegnante del liceo si è rivolta al sindaco dicendo "é un atto terribile che colpisce tutti, abbiamo chiesto telecamere, più luce, di riparare le finestre", ricordando gli atti di "vandalismo e di omofobia degli ultimi mesi". Marino si è intrattenuto anche con il portavoce del Gay Center Fabrizio Marrazzo, che non esclude un collegamento con le scritte omofobe di febbraio e maggio scorsi.

"I danni sono per centinaia di migliaia di euro, se non ci sono lesioni strutturali. Lunedì ci sarà una riunione tra Comune, Provincia e Regione per fare il punto. Quello che ferisce di più è vedere i libri bruciati, le lavagne elettroniche sciolte. E' un atto organizzato da qualcuno con una mente criminale". Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, al liceo classico Socrate, un intero piano del quale è stato gravemente danneggiato stamani da un incendio doloso. "Questo non è un atto vandalico, è l'atto più orrendo perché contro la società civile, la cultura, i nostri ragazzi - ha detto ancora Marino -. La reazione delle istituzioni sarà prontissima e rigorosissima. Faremo ogni sforzo per evitare qualsiasi interruzione dell'attività". "Ero molto preoccupato per gli atti omofobi della storia recente del Socrate - ha detto ancora Marino -, ma questa è criminalità e sono certo che tutta la città reagirà".



http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/07/13/Incendio-liceo-Socrate-Roma_9017795.html

mercoledì 10 luglio 2013

San Paolo, la storia «segreta» del santuario




Quando la basilica di San Paolo era una «città» fuori le Mura Aureliane. Quando vantava un monastero grandioso per l’estensione delle proprietà, paragonabile a Montecassino e Farfa. Quando offriva ai pellegrini un imponente sistema di accoglienza attraverso la «Porticus», il porticato con botteghe e case per i poveri lungo il percorso. È la storia «segreta» tra l’VIII e il IX secolo d.C. del santuario del santo martire che da domani sarà svelato al pubblico. Un racconto incastonato nell’alto-medioevo, che scivola tra un settore del grandioso monastero di Gregorio II, un «braccio» della portentosa Porticus, i resti della torre campanaria di Adriano I e le tante strutture di una vita quotidiana all’interno del borgo. Un patrimonio di prove archeologiche eccezionali che oggi scrivono un capitolo di San Paolo finora solo vagheggiato dagli studiosi.

Il grande santuario papale sulla via Ostiense è stato inaugurato alla fine di giugno. Un’area di mille metri quadrati, scavata a sud della basilica, che ha riportato alla luce una serie di testimonianze inedite, valorizzate oggi in un percorso di visita coperto da una struttura moderna. Un progetto nato tra il 2007 e il 2009 quando partirono gli scavi diretti da Lucrezia Spera per il Pontificio Istituto di archeologia cristiana e Giorgio Filippi per i Musei Vaticani, in stretta sinergia con l’amministrazione della basilica papale di San Paolo guidata dal cardinale James Harvey.

Sulla scorta dei restauri eseguiti dalla Scuola di specializzazione in beni architettonici de La Sapienza, si è arrivati al coronamento del museo sotto il coordinamento di Antonio Paolucci. Il tutto, grazie al sostegno economico dei Patrons of the Arts dei Musei Vaticani.

VITA DEL SUBURBIO
«Sono reperti unici - dichiara Lucrezia Spera - che consentono di scoprire una Roma alto-medievale che aspettava di essere indagata e su cui pesa ancora un’interpretazione negativa dei secoli bui. Inoltre, abbiamo uno spaccato di vita del suburbio». Il percorso parte da un settore del monastero di Gregorio II (715-731) quello adibito ai servizi di accoglienza per poveri e pellegrini, dotato di un pozzo: «Fu Gregorio che si preoccupò di sottrarre all’abbandono due monasteri preesistenti, ricostruendo un monastero grandioso che le fonti chiamano di San Paolo. Fu un’opera di rilancio del sito», racconta la Spera. Spicca, poi, una porzione della famosa «Porticus», con la sequenza delle colonne.

«L’allestimento - annuncia la Spera - proporrà al visitatore una ricostruzione del porticato secondo la descrizione che ne fa lo storico Procopio di Cesarea nel VI secolo, che lo definisce come un organismo ininterrotto lungo 14 stadi, cioè tre chilometri, dalle Mura Aureliane fino al tempio dell’apostolo». Fino al campanile di Adriano I (772-795), da cui si riescono a intuire le proporzioni della campana, del diametro di 45 centimetri. «Adriano è il grande costruttore della Roma d’età carolingia», avverte la Spera. Si vedono, poi, le vasche del cantiere per la miscelazione della malta, cuore della lavorazione dei materiali per costruire gli edifici del borgo. «San Paolo è una città sorta intorno alla tomba del martire - conclude la Spera - Alla fine del IX secolo si chiama Giovannipoli, la città di Giovanni VIII, il papa che tra l’872 e l’882 costruisce le mura fortificate a difesa dalle incursioni dei saraceni». 

Fonte: il Messaggero

domenica 7 luglio 2013

L'arena di Garbatella (piazza Benedetto Brin)


Entrata 5 Euro 
Inizio Proiezione ore 21.15


SABATO 6 LUGLIO
IL GRANDE GATSBY
di Buz Luhrman con Leonardo di Caprio,
Tobey Maguire, Carey Mullingan
(drammatico, 142’)

DOMENICA 7 LUGLIO
QUARTET
di Dustin Hoffman con Maggie Smith,
Albert Finney, Tom Courtenay, Billy
Connolly (commedia)

LUNEDI 8 LUGLIO
VENUTO AL MONDO
di Sergio Castellitto con Pénelope Cruz,
Emile Hirsch, Adnan Haskovic
(drammatico)

MARTEDI 9 LUGLIO
LA MIGLIORE OFFERTA
di Giuseppe Tornatore
con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks
(drammatico, 124’)

MERCOLEDI 10 LUGLIO
IL SOSPETTO
di Thomas V
interberg
con Mads
Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Annika
Wedderkopp (drammatico, 106’)

GIOVEDI 11 LUGLIO
GLI EQUILIBRISTI
di Ivano De Matteo con Valerio Mastandrea, Barbora Bobulova
(drammatico)

VENERDI 12 LUGLIO
TUTTI I SANTI GIORNI
di Paolo Virzì
con Luca Marinelli,
Thony, Micol Azzurro, Paolo Pallitto
(commedia)

SABATO 13 LUGLIO
BUONGIORNO PAPA’
di Edoardo Leo con Raul Bova, Marco
Giallini, Nicole Grimaudo
(commedia, 102’)

DOMENICA 14 LUGLIO
ARGO
di Ben Affleck con
Ben Affleck, Bryan
Lee Cranston, Alan Arkin, John Goodman (drammatico)

LUNEDI 15 LUGLIO
GAMBIT
di Michael
Hoffman
Con Colin Firth, Cameron Diaz, Alan Rickman, Tom Courtenay
(commedia, USA, 90’)

MARTEDI 16 LUGLIO
LA PARTE DEGLI ANGELI
di Ken Loach con Paul Brannigan,
John Henshaw, Roger Allam
(commedia, 106’)

MERCOLEDI 17 LUGLIO
UNA FAMIGLIA PERFETTA
di Paolo Genovese con Sergio
Castellitto, Claudia Gerini, Marco
Giallini, Carolina
Crescentini, Eugenia
Costantini (commedia)